Cittadella 2 dicembre 2018
JUSTINENSE - OLYMPIA 0 - 2
Riscossa!
Dopo la brutta sconfitta di tremignon i nostri ragazzi erano attesi al pronto riscatto in quel di Santa Giustina. Mister Meneghetti ripropone uno Scapin decisamente in forma al centro della difesa e un tridente tattico Pasinato R, Batocchio, Sperotto. Nei primi minuti i padroni di casa si sfogano con svariate sfuriate offensive, ben arginate però dalla coppia Cauzzo Scapin molto attenta là dietro e ben coadiuvata da un polmonare Bussolin. L'episodio chiave della gara arriva al 30' , con Sperotto che batte rapidamente una rimessa verso Batocchio che la addomestica con classe e disegna un filtrante a tinte blau grana per lo stesso Sperotto, che non si fa pregare e trafigge l'estremo difensore per il vantaggio biancoverde. I ragazzi della Justinense subiscono un tremendo contraccolpo psicologico e vengono salvati solo dalla provvidenziale chiamata di fuorigioco su un tap-in ribadito in rete ancora da Sperotto. Dopo il vantaggio i nostri invece si decontraggono e fanno girare meglio la palla, costringendo gli avversari a correre come maratoneti etiopi per tenere in piedi la baracca. Nel secondo tempo la musica non cambia granché, Geremia si sveglia progressivamente dal suo auto indotto letargo e per la Justinense son dolori. Entrano Gasparini e D'Agostino, ed è proprio quest'ultimo ad andar via sulla sinistra e a metter dentro un tiro cross sul quale si avventa con guizzo da condor consumato il buon Pasinato Pisi detto Alberto per l'olimpico raddoppio. Per un'esultanza decente bisognerà ripassare ma la sortita offensiva merita comunque un plauso non indifferente. Gli avversari a questo punto si sfaldano, restano in dieci e concedono praterie dove Sgarbossa galoppa a più riprese con equestri movenze, creando svariati pericoli dalle parti dell'estremo difensore. C'è ancora tempo per un altro gol annullato ai nostri ma la sostanza non sarebbe cambiata granché, contava dare un segnale e il segnale c'è stato, sperando di riuscire a tramutare la capacità di reagire in una più matura azione continua, per lasciarsi indietro definitivamente qualche alto e basso di troppo e poter mirare là in alto dove le maglie biancoverdi dovrebbero sempre stare.
R.D.